Un dialogo approfondito con Arnaud Ribadeau Dumas, Global Head of Miopia EssilorLuxottica Group, esploriamo l'innovativo mondo delle lenti Stellest, progettate per rivoluzionare la correzione miotica nei più giovani.
Nel mondo delle soluzioni oftalmiche per i bambini, Stellest si distingue come un prodotto rivoluzionario e versatile che va oltre la semplice correzione visiva. Le sue caratteristiche distintive rappresentano una svolta nel trattamento della miopia infantile. Attraverso programmi educativi e formativi innovativi che coinvolgono tutti i player del settore e strategie di comunicazione mirate, Stellest aspira a cambiare il modo in cui affrontare le necessità della visione dei bambini, posizionandosi come pioniere nella gestione della vista dei più giovani. In questa intervista, Arnaud Ribadeau Dumas, Global Head of Myopia EssilorLuxottica Group, ci racconta come il Gruppo stia guidando il cambiamento per una visione e un benessere migliore per i giovani portatori.
Perché Stellest è diversa?
"Si tratta di una lente davvero molto speciale nella quale sono presenti 1.021 microlenti distribuite su 11 anelli diversi. Ciascuna di esse ha un potere differente dalle altre e questo rappresenta una prima importante differenza rispetto a ciò che si trova attualmente sul mercato. Inoltre, le microlenti sono estremamente asferiche, il che significa che l'immagine che ciascuna di esse crea davanti alla retina non è un'immagine fissa, bensì un'immagine formata da differenti punti luminosi, che non possono essere catturati dall'occhio. In altre parole, non c'è un'immagine specifica a cui l'occhio mira per mettere a fuoco, ma piuttosto una sorta di volume di segnale che si forma davanti alla retina”.
Vi rivolgete ai bambini: da quale età e fino a quale età?
"Questa è una domanda interessante che si presta a una risposta composita. Originariamente gli studi clinici si sono concentrati su un determinato intervallo d'età, ovvero quello dai 6 a 12 anni, per poi estendersi ai 13 anni e successivamente ai 14, coinvolgendo così bambini di età sempre maggiore. Tuttavia, la situazione è ancora diversa perché se è vero che di solito i bambini iniziano a sviluppare la miopia intorno ai 6 anni, è altrettanto vero che in alcuni casi questo fenomeno tende a continuare fino all'età di circa 25 anni. Questo prolungarsi del difetto visivo che si sviluppa tra i 18 e i 25 anni viene chiamato ‘Miopia dello studente’, pertanto questo mi porta a dire che il nostro target di riferimento abbraccia una fascia d'età che va dai 6 ai 25 anni. Naturalmente, la decisione sulla prescrizione spetta all'oculista. Alcuni di loro, basandosi su misurazioni della lunghezza assiale dell'occhio del bambino che indica una dimensione maggiore rispetto alla norma per un occhio emmetrope, possono prescrivere lenti prima anche prima dei 6 anni. In pratica dunque, non esiste un limite d'età fisso e anche se gli studi clinici indicano un'età specifica, la realtà è che non ci sono restrizioni e che quindi l'oftalmologo può prescrivere l'utilizzo di questa speciale tipologia di lenti a chiunque ritenga opportuno”
Cosa pensate sia necessario fare per sensibilizzare gli oculisti a prescrivere questo tipo di lenti?
"È fondamentale investire in un'adeguata e approfondita formazione, al fine di consentire loro di comprenderne in modo chiaro i risultati degli studi clinici, che spesso sono di natura scientifica e quindi complessa. Il nostro obiettivo è dunque quello di comunicare in modo accessibile. Al giorno d'oggi, esistono studi denominati "studi retrospettivi" che confrontano le lenti EssilorLuxottica Stellest con altre lenti disponibili sul mercato. Tali studi non sono stati condotti da noi, ma da fonti indipendenti che, attraverso una serie di approfonditi test in ospedali cinesi, hanno dimostrato inequivocabilmente che Stellest offre una maggiore efficacia. Il nostro messaggio principale deve quindi essere chiaro e diretto: in questi studi è stato dimostrato che Stellest è più efficace di altre soluzioni presenti sul mercato. Questo perché l'adattamento alle lenti è estremamente semplice, con i bambini che riescono a vedere normalmente dopo soli 5 minuti. Le lenti Stellest sono realizzate in policarbonato, un materiale praticamente indistruttibile, pertanto non sorgono preoccupazioni legate alla qualità. È inoltre importante evidenziare che le nostre lenti sono dotate di trattamenti antiriflesso, come il Crizal Rock, che contribuisce a prevenire graffi e macchie, riducendo i riflessi e proteggendo dai raggi UV. Il nostro compito educativo consiste nell'illustrare in modo esaustivo tutti i benefici di queste lenti, che vantano un'efficacia superiore, una robustezza eccezionale e trattamenti avanzati per la protezione dalla luce riflessa"
Per quanto riguarda la comunicazione, cosa pensate sia meglio fare per far arrivare questo messaggio, oltre alla formazione?
"Affinché la questione della miopia acquisisca rilevanza è necessario coinvolgere cinque players differenti e fondamentali. Innanzitutto i medici, in particolare gli oculisti che rivestono un ruolo chiave, poiché sono i primi prescrittori delle soluzioni per il controllo della progressione miopica. Il secondo player è l'ottico-optometrista che riveste l'importante ruolo di consigliare Stellest, raccontandone la funzione, il protocollo e i benefici ai genitori. E' quindi fondamentale che l'ottico-optometrista conosca il prodotto alla perfezione. I genitori sono il terzo player chiave di questo contesto. Devono comprendere che i loro figli sviluppano la miopia in modo naturale, e che questo rappresenta un cambiamento nel loro stile di vita. A meno che non si decida di privarli dei dispositivi come gli smartphone e i tablet è improbabile invertire questa tendenza. E' essenziale dunque educare i genitori sul fatto che lo sviluppo della miopia ha un chiaro impatto sulla qualità della vita del bambino. Se la perdita delle diottrie aumenta sarà necessario effettuare una nuova misurazione dopo 6 mesi e questo comporta costi aggiuntivi. Invece, optando per l'uso di lenti per il controllo della progressione miopica, si potrà tornare a cambiare la prescrizione dopo 1 anno o 1 anno e mezzo. Questo approccio consente di garantire una vista ottimale per un intero anno e rappresenta il primo beneficio delle lenti per il controllo della progressione della miopia. Inoltre, a lungo termine, queste lenti aiutano a prevenire lo sviluppo di malattie e patologie oculari. Spesso si sottovaluta che evitare la perdita di una diottria riduce del 40% il rischio di sviluppare una maculopatia. E essenziale quindi spiegare in modo chiaro ai genitori che i loro figli hanno un nuovo stile di vita più digitale e hanno necessità di una visione ottimale durante tutto l'anno per essere sereni a scuola, praticare sport e svolgere altre attività e che rallentare l'evoluzione della miopia dei propri figli offre benefici a lungo termine poiché aiuta ad evitare potenziali problemi legati a patologie oculari. Il quarto player cruciale è il governo, che al momento sembra non avere compreso appieno l'importanza della questione. È imperativo che l'industria e la classe medica dimostri al governo che a lungo termine esiste un rischio per la salute pubblica e un impatto significativo sulle finanze del paese e che questa situazione avrà costi considerevoli per le finanze pubbliche. Questo è per noi un importante aspetto su cui stiamo lavorando con crescente impegno. Abbiamo già compiuto passi significativi in Cina e stiamo continuando a sensibilizzare le istituzioni in modo sempre più marcato anche in Francia”
In Italia, pare che siano piuttosto sordi di fronte a questo tipo di richieste…
"Sì e se vi fosse una maggiore sensibilizzazione negli ospedali pubblici o nelle scuole, ad esempio attraverso uno screening visivo annuale o biennale a partire dai 6 anni, ciò rappresenterebbe un'azione di sanità pubblica estremamente efficace. Questo processo non comporta costi inaffrontabili e rappresenterebbe già un importante passo avanti. Quindi, c'è un ampio spazio per migliorare, e il compito di portare avanti questa iniziativa spetta a noi. Il quinto e ultimo player da considerare è quello relativo al sistema di rimborso, che come sappiamo varia da un Paese all'altro. Anche in Italia esistono le assicurazioni private che offrono integrazioni sanitarie, ma attualmente non sono molto utilizzate, forse perché hanno ancora dei costi elevati per la maggior parte della popolazione. In Francia, molte di queste organizzazioni coprono i costi legati alla patologia miopica. In Italia, è fondamentale avvicinarsi ai sistemi sanitari in modo che i fornitori privati possano valutare l'opportunità di coprire esami della vista una o due volte all'anno e magari la copertura di lenti per il controllo della progressione miopica. Nei nostri store e per il tramite dei nostri centri ottici partner offriamo inoltre una serie di programmi e garanzie volti a facilitare la proposta dell'ottico-optometrista e l'acquisto da parte delle famiglie”.
Quando si offrono programmi e garanzie, è perché si sa che il prodotto funziona…
"Esatto. È una priorità per EssilorLuxottica facilitare i protocollo Stellest con dei programmi volti a facilitare i rinnovo dell'occhiale negli anni di controllo della progressione della miopia. E inoltre una priorità supportare l'operato dei professionisti della visione con una serie di garanzie commerciali come quella di adattamento, di errato montaggio o di modifica dei parametri di refrazione”.
Per quanto riguarda la montatura, come si può abbinare alle lenti?
"Spesso, le montature destinate ai bambini riflettono una versione in miniatura di quelle degli adulti, comunemente definite "mini-me". Mentre questa scelta può inizialmente consentire ai bambini di identificarsi con i loro genitori, arriva un momento in cui desiderano distinguersi e avere qualcosa di personale e unico. Pertanto, ci stiamo concentrando sulla progettazione di montature più specifiche in base all'età: prima dei 6 anni, dai 6 al 12 anni e dai 12 ai 16 anni, adattando le dimensioni alla crescita della testa. L'attenzione principale è sul design, che subisce significative modifiche durante la transizione dall'infanzia all'adolescenza. La sicurezza è un altro aspetto cruciale, infatti le montature per bambini sono realizzate con materiali solidi e atossici. Inoltre la maggior parte delle nuove collezioni dedicate ai consumatori più giovani sono realizzate con materiali sostenibili, come bio-based nylon o acetati riciclati. Sono fondamentali sia la stabilità sia il comfort, poiché una montatura che scivola potrebbe compromettere l'efficacia del trattamento con le lenti Stellest”
Quando vendete le lenti Stellest, agli ottici proponete anche la montatura associata?
"Sì, offriamo linee di montature consigliate per le lenti Stellest come ad esempio dei modelli specifici di Ray-Ban e di Emporio Armani. Nel corso del prossimo anno saranno lanciati circa 70 nuovi modelli per bambini, che saranno sviluppati prendendo in considerazione tutti i parametri e i criteri di cui vi ho detto prima. Tutto questo agevolerà la vendita da parte dei Centri Ottici perché permetterà ai professionisti di proporre ai propri clienti un catalogo di montature adatto ad esaltare le performance delle lenti”
E' vero che per prima cosa bisogna educare i genitori, ma come si può far capire ai bambini che gli occhiali non sono una protesi, bensì un elemento di gioco, un accessorio?
"Quando eravamo più giovani, subivamo spesso la stigmatizzazione per via dell'uso degli occhiali. Tuttavia, con il passare del tempo, ci siamo sentiti sempre meno emarginati poiché sempre più persone hanno abbracciato l'uso degli occhiali. Inoltre, gli adulti hanno iniziato a considerare gli occhiali non solo come strumento correttivo, ma anche come accessorio di moda e mezzo di identificazione e differenziazione. I bambini, essendo spugne che assorbono ogni aspetto del mondo degli adulti, stanno cominciando a percepire questo cambiamento di prospettiva. In Italia, da circa due anni il programma 'Guardiamo Lontano' per le scuole primarie e secondarie offre a insegnanti e famiglie contenuti educativi sull'importanza della "buona visione" e di riconoscere i primi sintomi di miopia. Per il 2024 stiamo implementando il nuovo programma Eyestar Mission, un approccio ludico ed educativo che trasforma l'intera esperienza ottica in un gioco coinvolgente. Questo programma mira a far comprendere ai bambini cosa significhi essere miopi, perché e come lo diventano e attraverso queste attività ludiche noi riusciamo a individuare più facilmente eventuali problemi visivi che potrebbero necessitare di essere corretti. Il programma è suddiviso in moduli che possono durare un quarto d'ora o un'ora, dipende da ciò che si vuole ottenere e approfondire. È un programma educativo, completamente flessibile che si può attuare nelle scuole così come dagli oculisti e nei Centri Ottici. E lo arricchiamo man mano. Il segmento kids è sempre più in espansione e gli ottici non possono non tener conto di questo. Avere un centro ottico in prossimità di scuole, par-chi, centri residenziali, vuol dire sviluppare anche un’esperienza di vendita che soddisfi le esigenze di bambini e adolescenti. La potenza della partnership tra Essilor e Luxottica ci permette di offrire soluzioni complete composte oltre che dal programma Eyestar Mission e dalle lenti Stellest anche da montature adatte, da strumenti che consentono di misurare la vista e da percorsi formativi per l'ottico. Inoltre, abbiamo iniziato a creare anche dei negozi modello, pertanto siamo in grado di proporre al Centro Ottico un corner con un layout adatto alle esigenze infantili e garantiamo il completo assortimento dei prodotti”.
Avete previsto qualcosa di particolare per l’Italia?
"Stiamo attuando un piano d'azione di grande rilevanza che intendiamo continuare a sviluppare in modo significativo anche nel 2024 poiché il vostro Paese rappresenta uno dei nostri principali focus in Europa. Nel 2023 abbiamo avviato programmi collaborativi con importanti oculisti pediatrici italiani, iniziando con il Professor Nucci e estendendo agli oculisti che lavorano in cliniche o ospedali di riferimento nelle città italiane. Abbiamo costruito un team di 10 Medical Relation Specialists su tutto il territorio nazionale che diventerà il partner di riferimento tecnico-scientifico per la classe medica sulle lenti a controllo della progressione miopica e in generale sulle evoluzioni delle nostre tecnologie ottiche. Abbiamo inoltre lanciato un intenso programma di simposi per l'informazione dei medici e una serie di incontri che coinvolgono oculisti e ottici-optometristi con un approccio abbastanza unico nel settore. Il nostro obiettivo è infatti anche quello di facilitare la conoscenza e la comunicazione sul territorio; riteniamo cruciale stabilire un vero legame tra le due professioni, poiché, con Stellest, stiamo parlando di un protocollo di trattamento per il controllo della progressione miopica e non solo di una lente. Questo approccio è per noi di fondamentale importanza per questo stiamo implementando il nostro piano d'azione in Italia che include anche tutto l'aspetto relativo alla comunicazione. Abbiamo già cominciato: a settembre è andata in onda su tutte le principali reti televisive la campagna pubblicitaria Stellest atta a sensibilizzare i genitori al problema e che ha richiesto un adattamento alle alle norme locali in tema di comunicazione dei dispositivi medici in stretta collaborazione con i governi italiani, un impegno che affrontiamo con piacere. La miopia e Stellest sono una priorità condivisa una priorità condivisa, che coinvolge l'intera squadra EssilorLuxottica e nel 2024, introdurremo nuovi prodotti, di cui, per ora, non posso rivelare tutti i dettagli. Stiamo attivando tutti e cinque player di cui ho parlato, con piani specifici per ognuno di essi”.
Fonte: Vision.biz